L’Istituto Ortopedico Rizzoli ha il fine primario di implementare e organizzare la ricerca scientifica, di sviluppare e produrre innovazione tecnologica nelle tecniche chirurgiche e nel trattamento delle patologie ortopediche, e di trasferire i risultati alla pratica clinica, in coerenza con gli indirizzi del Ministero della Salute e della Regione Emilia-Romagna. Il Direttore Scientifico dell’Istituto è il responsabile della promozione e gestione dell’attività di ricerca.
Alcuni di questi risultati della ricerca scientifica si configurano come invenzioni suscettibili di tutela giuridica e possono determinare, tramite valorizzazione industriale, un grande valore economico e commerciale. L’Istituto è interessato alla valorizzazione del proprio Patrimonio Intellettuale e know-how ed intende promuovere il trasferimento tecnologico dai laboratori di ricerca all’industria privata, perseguendo i seguenti obiettivi di promozione e tutela dei risultati inventivi:
- promuovere ed organizzare la ricerca inventiva all’interno dell’Istituto, nel campo dell’ortopedia e dell’apparato muscolo scheletrico in particolare, ma senza esclusione di quanto altro ad esso riconosciuto nell’ambito delle linee di sviluppo della programmazione della Regione Emilia-Romagna e del Ministero della Salute;
- promuovere iniziative di collaborazione con ricercatori pubblici e privati al fine di potenziare le attività che favoriscono lo sviluppo di risultati, potenziali oggetto di brevettazione;
- valorizzare economicamente i risultati della ricerca, attraverso lo sviluppo industriale ed il trasferimento tecnologico, e potenziare i rapporti con le imprese.
Per questa attività e per agevolare lo sviluppo della ricerca, l’Istituto promuove azioni e contatti con partner al fine di dare compimento e sviluppo industriale adeguato al proprio Patrimonio Intellettuale, attraverso lo sfruttamento economico e l’utilizzo dei propri Titoli (consulta la Vetrina Brevetti).
L’attività di trasferimento tecnologico è ritenuta interessante per l’Istituto soprattutto quando si basa sulla capacità delle industrie di partecipare in modo ampio e sinergico ad un progetto scientifico comune che non si esaurisca nella sola licenza di un Titolo, ma che veda Istituto e Industria partner attivi anche per lo sviluppo di studi integrativi e per l’attivazione di processi che producano nuovi risultati inventivi.
I termini per il trasferimento delle nuove tecnologie e le licenze vengono negoziati di volta in volta anche sulla base della capacità di sviluppo di ciascun progetto e della potenzialità di accordi sinergici tra innovazione e ricerca dell’Istituto e commercializzazione dell’industria interessata, sempre nel rispetto delle leggi vigenti (Codice della Proprietà Intellettuale - D. Lgs. n.30 del 10 febbraio 2005).