Presentazione
La struttura complessa Ortopedia Rizzoli-Castel San Giovanni comprende un reparto di degenza con 15 posti letto dedicati all'ortopedia, destinati ad aumentare fino a 22 posti letto di cui almeno 1 di Day Surgery. Gli ambienti prevedono camere di degenza con due-tre posti letti e bagno annesso. Nelle camere di degenza sono a disposizione armadio personale, comodino, tavolino e sedie, luci testa letto con dispositivo di chiamata e luce notturna.
La struttura dispone di un ambulatorio medico specialistico, organizzato in visite ortopediche suddivise per patologia, per garantire al paziente il miglior percorso personalizzato, con un inquadramento clinico preciso e un trattamento in ambito super specialistico ortopedico mirato alla sua patologia. Qui le indicazioni per prenotare una visita ortopedica presso l'équipe dell'Ortopedia Rizzoli-Castel San Giovanni.
Attività clinica
La struttura complessa Ortopedia Rizzoli-Castel San Giovanni si caratterizza per la diagnosi e il trattamento delle deformità congenite e acquisite dell’apparato muscolo-scheletrico prevalentemente orientata alle tecniche chirurgiche mini invasive.
Patologie dell’anca
La struttura è specializzata nella chirurgia protesica sia primaria che di revisione, in particolare nei casi di artrosi complessa, storicamente appannaggio dell’Istituto Ortopedico Rizzoli di Bologna, come l'artrosi precoce, gli esiti di trauma o di deformità.
Il punto di forza è la tecnica mini invasiva anteriore a “bikini”, messa a punto nella Clinica Ortopedica e Traumatologica I (diretta dal Prof. Faldini) che consente di raggiungere l’articolazione senza staccare i muscoli che sono i "motori dell’anca”. L’approccio anteriore a "bikini", introdotto pionieristicamente nei primi anni 2000, è oggi uno standard di riferimento nella chirurgia protesica, riconosciuto a livello internazionale è stato premiato alla prestigiosa American Academy of Orthopaedic Surgeons in molte sue varianti (chirurgia primaria, di revisione, nella deformità). I vantaggi dell'approccio mini invasivo anteriore sono il totale rispetto dell'anatomia che permette ridottissime perdite ematiche che nella norma non richiedono trasfusione, un recupero funzionale pressoché immediato e la semplificazione della riabilitazione, ridotta a semplici esercizi da eseguire in autonomia a casa.
L'utilizzo di impianti innovativi in materiali biocompatibili altamente osteointegrati quali il titanio poroso ed il rivestimento in idrossiapatite, e la testina in ceramica permettono di tornare a fare una vita normale, svolgere lavori pesanti ed anche praticare sport anche ad alto impatto che prevedano la corsa, oppure sciare.
Chirurgia di "salvataggio" dell'articolazione senza protesi per pazienti con lesioni della cartilagine articolare isolata, necrosi avascolare o deformità. Una diagnosi precoce del dolore all'anca permette oggi di identificare numerose patologie che se operate precocemente possono evitare (o ritardare) la necessità di una protesi all'anca. L'identificazione di queste condizioni (conflitto femoro acetabolare, necrosi avascolare, anca displasica, lesioni del labbro, osteocondrosi, osteocondrite), possono essere trattate con interventi mirati mini invasivi basati sulla risoluzione dello specifico problema in modo da rallentare o arrestare il processo artrosico.
Il percorso riabilitativo, basato sul protocollo fast-track, è progettato per favorire una mobilizzazione precoce e un rapido ritorno alle attività quotidiane, con una precoce dimissione a casa in totale autonomia, senza bisogno di lunghi periodi di ricovero riabilitativo. Il paziente è in genere addestrato dal personale riabilitativo al momento della dimissione a vestirsi autonomamente, andare in bagno camminare per casa e fare le scale.

Patologie del ginocchio
La a struttura è specializzata nella chirurgia protesica sia primaria che di revisione, in particolare nei casi di artrosi post traumatica grave o esito di deformità, storicamente appannaggio dell’Istituto Ortopedico Rizzoli di Bologna. A seconda del grado artrosico è possibile la sostituzione parziale dell'articolazione (protesi monocompartimentale) con recupero clinico funzionale rapido, o la sostituzione protesica totale del ginocchio, o la revisione di un impianto protesico mobilizzato o dolente.
Il punto di forza è la tecnica FAST (Faldini Sport Total Knee Replacement) messa a punto nella Clinica Ortopedica e Traumatologica I, che consente la sostituzione protesica del ginocchio attraverso l'uso di impianti innovativi non cementati ottenuti da stampa 3D del titanio poroso, che consentono una "cementazione biologica" in grado di superare i limiti dell'uso del cemento acrilico per la fissazione protesica. La tecnica chirurgica, a risparmio legamentoso con la conservazione del crociato posteriore e l'allineamento personalizzato sulle caratteristiche del paziente (anche mediante l'utilizzo della navigazione chirurgica) permette un recupero fisiologico del movimento articolare in grado di affrontare con l'impianto protesico una vita pressoché normale.
I vantaggi dell'approccio mini invasivo sono il totale rispetto dell'anatomia che permette ridottissime perdite ematiche che nella norma non richiedono trasfusione, un recupero funzionale rapido con la semplificazione della riabilitazione, ridotta a semplici esercizi da eseguire in autonomia a casa.
Oltre alla chirurgia protesica del ginocchio la struttura è specializzata nella chirurgia di "salvataggio" per evitare o ritardare il trattamento protesico: la diagnosi precoce di deformità articolari quali il ginocchio varo, valgo o recurvato, o di alterazione femoro-rotulea, permette di eseguire interventi di osteotomia correttiva ad invasività ridotta e precoce recupero funzionale.
Una particolare attenzione alle deformità complesse tridimensionali del ginocchio con alterazione femoro-rotulea che comportano lo studio 3D dell'anatomia e l'identificazione di problematiche da correggere con osteotomie tridimensionali.
La struttura è inoltre specializzata nella diagnosi e il trattamento artroscopico delle lesioni meniscali, legamentose e cartilaginee, tipiche dei pazienti sportivi. Ogni singola lesione, attentamente studiata potrà essere trattata con un percorso personalizzato di ricostruzione come ad esempio la ricostruzione biologica del legamento crociato anteriore con i tendini del gracile e del semitendinoso. Le lesioni meniscali possono essere trattate sia con bonifica che con sutura, fino, in casi selezionati al trapianto, mentre i danni della cartilagine articolare possono essere trattati con tecniche di medicina rigenerativa basata sulle cellule staminali.
Patologie del piede e caviglia
La struttura è specializzata nella chirurgia della caviglia e del piede, in particolare nella correzione delle deformità e nella chirurgia protesica. Le più comuni deformità dell'avampiede come l’alluce valgo, l'alluce rigido, le dita a martello o in griffe ed il neuroma di Morton, vengono affrontate con interventi mini invasivi basati su piccole incisioni che permettono l'intervento senza dolore ed il recupero del cammino poche ore dopo l'intervento. Punto di forza tra questi interventi è la tecnica SERI (ideata dal prof. Sandro Giannini nella fine degli anni '90) riconosciuta a livello internazionale come la capostipite degli interventi mini invasivi correttivi al piede. Grazie alla riduzione dell'invasività e all'uso di calzature particolari che permettono di camminare appoggiando il piede a terra l'intervento bilaterale è ormai uno standard di riferimento quando entrambi i piedi debbano essere trattati.
Deformità più complesse del retropiede, quali piede piatto, piede cavo, sindrome pronatoria vengono comunemente trattati con tecniche mini invasive correttive in grado di arrestare la progressione artrosica. La chirurgia anche complessa delle deformità viene affrontata senza utilizzare viti o placche metalliche, in modo da lasciare il piede libero da mezzi di sintesi alla fine del processo di guarigione.
Tra i punti di forza dell'attività della struttura c'è il trattamento delle problematiche della cartilagine articolare della caviglia, con la possibilità di trattare le lesioni osteocondrali mediante l'uso di cellule staminali, con la "tecnica Giannini" sviluppata presso la Clinica Ortopedica e Traumatologica I a fine anni '90 prima al mondo, e tuttora considerata uno standard di riferimento.
Trattamento dell'artrosi di caviglia mediante protesi FAR (Faldini Ankle Rizzoli), impianto innovativo in 3D in grado di rivestire la parte tibiale e la parte astragalica con un risparmio di tessuto osseo rispetto alle tecniche tradizionali.
Patologie della mano e del polso
La struttura è specializzata nel trattamento delle patologie della mano, con un focus particolare sulla sostituzione protesica trapezio-metacarpale, sulla chirurgia artroscopica del polso e sulle tecniche mini-invasive per la sindrome del tunnel carpale.
Per la rizoartrosi avanzata, vengono utilizzate protesi di seconda generazione, sviluppate ispirandosi alle migliori tecnologie protesiche dell’anca e miniaturizzate per questa articolazione. Grazie a un design anatomico non cementato, al sistema a doppia mobilità e al rivestimento in idrossiapatite, queste protesi garantiscono stabilità, funzionalità e durata nel tempo. Il protocollo DUAL-FAST, studiato dalla Clinica I, consente una ripresa post-operatoria rapida e sicura, con il mantenimento della forza e della mobilità articolare.
Per le patologie del polso di origine sportiva e degenerativa, l’uso di un’avanzata tecnica artroscopica, supportata da una torre specifica per la trazione, permette non solo di visualizzare la problematica, ma anche di trattarla senza violare la capsula articolare. Questo approccio preserva al massimo le strutture anatomiche, riduce il dolore post-operatorio e accelera il recupero, consentendo un rapido ritorno alle attività quotidiane e sportive.
Un ulteriore ambito di eccellenza è la neurolisi ecografica per la sindrome del tunnel carpale, sviluppata nell’ambito dello studio ECHO-Tunnel. Attraverso una micro-incisione al polso, questa tecnica evita il tradizionale taglio palmare, riducendo il trauma chirurgico e garantendo un recupero più rapido e meno doloroso.
Oltre a queste tecnologie avanzate, il reparto si occupa del trattamento delle principali patologie della mano, tra cui il morbo di Dupuytren, il dito a scatto, la tendinite di De Quervain, le alterazioni post-traumatiche e le condizioni degenerative. L’approccio multidisciplinare e altamente specializzato garantisce cure efficaci, minimamente invasive e orientate al miglior recupero funzionale possibile.

Patologie della Colonna Vertebrale
Nella struttura vengono eseguiti interventi alla colonna vertebrale, nella tradizione e l'esperienza della Clinica Ortopedica e Traumatologica I dell'Istituto Ortopedico Rizzoli di Bologna quali ernie discali, stenosi del canale e spondilolistesi con tecniche a ridotta invasività per permettere al paziente una precoce dimissione con recupero funzionale rapido. Un corretto inquadramento ambulatoriale con esami diagnostici di avanguardia quale la RMN ad alto campo e le radiografie panoramiche della colonna per lo studio del bilanciamento spino pelvico permettono di personalizzare il tipo di intervento al paziente allo scopo di ridurre al minimo il rischio di recidiva-reintervento. In base al tipo di patologia vengono eseguiti interventi di micro-discectomia con incisione di circa 3 cm per la rimozione dell'ernia del disco, micro-foraminotomia o laminectomia. I video istruttivi su queste tecniche eseguite dal prof. Faldini nella Clinica I sono state premiate all'American Academy of Orthopaedic Surgeons ed inserite nella Ortho Video Library (biblioteca multimediale di aggiornamento dei chirurghi statunitensi).
Vengono eseguite stabilizzazioni vertebrali con viti in titanio ed artrodesi con cage intersomatica in 3D per il trattamento della spondilolistesi, della stenosi e della scoliosi degenerativa o negli esiti di frattura.
L'intervento di discectomia cervicale eseguito per via anteriore mini-invasiva, è stato premiato all'American Academy of Orthpaedic Surgeons ed è oggi uno standard di riferimento in quanto permette di ridurre il tempo di recupero e permettere al paziente un precoce reinserimento nella vita sociale e lavorativa. Tutti gli interventi di chirurgia vertebrale vengono eseguiti con un elevato standard di sicurezza messo a punto all'Istituto Ortopedico Rizzoli di Bologna, con l'uso di tecniche di monitoraggio continuo neurofisiologico in sala operatoria che permettono di identificare qualunque manovra mal tollerata dal midollo spinale o dalle radici spinali in modo da ridurre al minimo il rischio di paralisi nervosa post-operatoria.
E' attivo un ambulatorio specialistico per le deformità della colonna vertebrale in accrescimento quale la scoliosi, la cifosi, la malattia di Scheuermann, il dorso curvo e la spondilolistesi. Le deformità vengono trattate con tecniche ortopediche innovative basate sull'uso di corsetti personalizzati e fisioterapia allo scopo di arrestare il peggioramento e ridurre il rischio di progressione all'intervento chirurgico. Le ortesi prescritte e collaudate sono concepite in modo personalizzato in modo da ridurre l'ingombro (è ormai prassi lasciare libero il collo con i corsetti moderni) ed il peso, in modo che possano essere tollerate ampiamente durante la vita di relazione del piccolo paziente.
Staff










Contatti e ubicazione
Centralino ospedale Castel San Giovanni tel. 0523-301111
Prenotazione visite ortopediche in regime SSN tramite Cuptel 800 651 941, Sportelli Cup o farmacie.
Prenotazione visite ortopediche in libera professione tramite numero verde IOR.
Ospedale di Castel San Giovanni
viale 2 Giugno, 1
29015 Castel San Giovanni (PC)