Presentazione
Il Laboratorio di Tecnologia Medica effettua ricerche per lo sviluppo, la valutazione e il trasferimento alla pratica clinica ortopedica di ogni tipo di tecnologia innovativa.
Il Laboratorio ha uno staff di circa 40 persone, includendo ricercatori junior e senior, laureandi e specializzandi dei vari livelli universitari.
Lo staff è organizzato in cinque unità interne di ricerca, ognuna delle quali è coordinata da un ricercatore senior.
Ulteriori informazioni sui risultati delle ricerche del laboratorio possono essere ottenute dalla descrizione delle unità di ricerca.
È possibile inoltre consultare il documento di Presentazione del Laboratorio di Tecnologia Medica.
Attività di ricerca
La tribologia è la scienza che studia il comportamento di due superfici che interagiscono tra loro con un moto relativo. Questo termine deriva dalla parola greca "tribos" e significa "scienza della sfregamento". In particolare, la Tribologia è sostanzialmente la scienza e la tecnologia delle interazioni superficiali tra organi in moto relativo. In essa confluiscono argomenti di studio compresi in discipline diverse, quali fenomeni di attrito, teoria e tecnica della lubrificazione, studio e impiego dei lubrificanti, teorie microscopiche e macroscopiche dell’usura, studi e impiego di materiali resistenti all’usura.
In particolare, l’attrito entra in gioco nei processi produttivi ed influenza forze, potenze, in gioco, consumi e qualità dei pezzi. L’usura modifica le superfici e geometrie degli stampi e utensili determinando la costanza e qualità delle geometrie prodotte. Infine la lubrificazione nei processi produttivi è fondamentale sia nelle operazioni di lavorazione che nel funzionamento delle macchine.
Il gruppo di Fisica Medica effettua ricerche per il miglioramento delle metodiche diagnostiche in ortopedia e per l’introduzione alla pratica clinica ortopedica delle tecnologie informatiche e delle comunicazioni (ICT). Il gruppo ha acquisito specifiche competenze nel settore delle tecniche microtomografiche per la caratterizzazione dei tessuti ossei e dei biomateriali. Partecipa inoltre a progetti di ricerca nazionali ed internazionali nel settore del trasferimento tecnologico in ortopedia quali:
- Progetto europeo VIRTUS: per la diffusione su vasta scala di servizi di telemedicina (2001-2003);
- Progetto regionale HandHealth: per la validazione di strumenti palmari in ambito ortopedico (2004-2006);
- Progetto di ricerca finalizzata: sviluppo e validazione di soluzioni per la computer aided medicine in ortopedia (2005-2007);
- Progetto europeo LHDL: Living Human Digital Library: per la creazione di una libreria digitale interattiva e di servizi per l'accesso a dati biomedici relativi all'apparato muscolo-scheletrico (2006-2009);
- Progetto europeo VPHOP: The Osteoporotic Virtual Physiological Human, valutazione di nuove tecnologie diagnostiche nella predizione del rischio di frattura osteoporotica (2008-2012);
- Progetto di ricerca finalizzata: Early diagnosis of pending failures of total hip arthroplasty with hard-to-hard bearings (2010-2014);
- Progetto di ricerca finalizzata: Manufacturing information of orthopedic articular prosthesis. Analysis of specific safety issues for radiotherapy, magnetic resonance, orthopedic surgery and identification of a traceability model (2012-2015).
- Progetto europeo MIMAS: Procedures allowing medical implant manufacturers to demonstrate compliance with MRI safety regulations (2018-2021)
Tecniche microtomografiche per la caretterizzazione dei tessuti ossei e dei biomateriali
La microtomografia a raggi X (microCT) è una tecnica emergente per la caratterizzazione non distruttiva di piccoli campioni in vari campi della ricerca, per es. in ortopedia, in odontoiatria e nei biomateriali. Essa è basata sugli stessi principi della comune tomografia assiale computerizzata. Il sistema istallato al LTM_IOR (Skyscan 1072, Skyscan, Belgium, http://www.skyscan.be) offre un imaging ad alta risoluzione (5-20 microm/pixel) per campioni di dimensioni di 4-20 mm. Il sistema permette una visualizzazione 2D e 3D dei campioni esaminati.
Campi di impiego nel laboratorio:
- Istomorfometria ossea (per es. densità delle trabecole, spessore delle trabecole)
- Caratterizzazione dei biomateriali (per es. porosità)
Caratterizzazione dei parametri strutturali assieme alle proprietà meccaniche dell'osso trabecolare.
Un vantaggio della microCT rispetto all'istologia è che la prima è un metodo di indagine non distruttivo, che mantiene la struttura del campione intatta, permettendo prove ed analisi ulteriori (per esempio prove meccaniche). In questo modo è possibile combinare le informazioni strutturali del campione osseo esaminato mediante microCT (per es. densità e spessore trabecolare) con le proprietà meccaniche determinate sperimentalmente (per es. modulo elastico, tensione di rottura).
Pubblicazioni correlate:
- Perilli E, Baruffaldi F, Bisi MC, Cristofolini L, Cappello A. A physical phantom for the calibration of three-dimensional X-ray microtomography examination. J Microsc. 2006 May;222(Pt 2):124-34
- Perilli E, Baruffaldi F, Visentin M, Bordini B, Traina F, Cappello A, Viceconti M. MicroCT examination of human bone specimens: effects of polymethylmethacrylate embedding on structural parameters. J Microsc. 2007 Feb;225(Pt 2):192-200
- Zauli G, Rimondi E, Stea S, Baruffaldi F, Stebel M, Zerbinati C, Corallini F, Secchiero P. TRAIL inhibits osteoclastic differentiation by counteracting RANKL-dependent p27Kip1 accumulation in pre-osteoclast precursors. J Cell Physiol. 2008 Jan;214(1):117-25
- Panaroni C, Gioia R, Lupi A, Besio R, Goldstein SA, Kreider J, Leikin S, Vera JC, Mertz EL, Perilli E, Baruffaldi F, Villa I, Farina A, Casasco M, Cetta G, Rossi A, Frattini A, Marini JC, Vezzoni P, Forlino A. In utero transplantation of adult bone marrow decreases perinatal lethality and rescues the bone phenotype in the knockin murine model for classical, dominant osteogenesis imperfecta. Blood. 2009 Jul 9;114(2):459-68
- Tassani S, Ohman C, Baleani M, Baruffaldi F, Viceconti M. Anisotropy and inhomogeneity of the trabecular structure can describe the mechanical strength of osteoarthritic cancellous bone. J Biomech. 2010 Apr 19;43(6):1160-6
- Tassani S, Ohman C, Baruffaldi F, Baleani M, Viceconti M. Volume to density relation in adult human bone tissue. J Biomech. 2011 Jan 4;44(1):103-8
- Giannini C, Siliqi D, Bunk O, Beraudi A, Ladisa M, Altamura D, Stea S, Baruffaldi F. Correlative light and scanning X-ray scattering microscopy of healthy and pathologic human bone sections. Sci Rep. 2012;2:435
- Tassani S, Matsopoulos GK, Baruffaldi F. 3D identification of trabecular bone fracture zone using an automatic image registration scheme: A validation study. J Biomech. 2012 Jul 26;45(11):2035-40.
- Benasciutti E, Mariani E, Oliva L, Scolari M, Perilli E, Barras E, Milan E, Orfanelli U, Fazzalari NL, Campana L, Capobianco A, Otten L, Particelli F, Acha-Orbea H, Baruffaldi F, Faccio R, Sitia R, Reith W, Cenci S. MHC class II transactivator is an in vivo regulator of osteoclast differentiation and bone homeostasis co-opted from adaptive immunity. J Bone Miner Res. 2014 Feb;29(2):290-303
- Maffezzoni F, Maddalo M, Frara S, Mezzone M, Zorza I, Baruffaldi F, Doglietto F, Mazziotti G, Maroldi R, Giustina A. High-resolution-cone beam tomography analysis of bone microarchitecture in patients with acromegaly and radiological vertebral fractures. Endocrine. 2016 Nov;54(2):532-542. doi: 10.1007/s12020-016-1078-3. Epub 2016 Sep 6. PMID: 27601020
- Caravaggi P, Liverani E, Leardini A, Fortunato A, Belvedere C, Baruffaldi F, Fini M, Parrilli A, Mattioli-Belmonte M, Tomesani L, Pagani S. CoCr porous scaffolds manufactured via selective laser melting in orthopedics: Topographical, mechanical, and biological characterization. J Biomed Mater Res B Appl Biomater. 2019 Oct;107(7):2343-2353. doi: 10.1002/jbm.b.34328. Epub 2019 Jan 28. PMID: 30689288
- Zaghini A, Sarli G, Barboni C, Sanapo M, Pellegrino V, Diana A, Linta N, Rambaldi J, D'Apice MR, Murdocca M, Baleani M, Baruffaldi F, Fognani R, Mecca R, Festa A, Papparella S, Paciello O, Prisco F, Capanni C, Loi M, Schena E, Lattanzi G, Squarzoni S. Long term breeding of the Lmna G609G progeric mouse: Characterization of homozygous and heterozygous models. Exp Gerontol. 2020 Feb;130:110784. doi: 10.1016/j.exger.2019.110784. Epub 2019 Nov 30. PMID: 31794853
- Baruffaldi F, Mecca R, Stea S, Beraudi A, Bordini B, Amabile M, Sudanese A, Toni A. Squeaking and other noises in patients with ceramic-on-ceramic total hip arthroplasty. Hip Int. 2020 Jul;30(4):438-445. doi: 10.1177/1120700019864233. Epub 2019 Jul 21. PMID: 31328560.
Il gruppo di Biomeccanica Sperimentale è specializzato nell'esecuzione di studi finalizzati a determinare il comportamento meccanico di dispositivi ortopedici, scaffold per applicazioni ortopediche e ricostruzioni chirurgiche di strutture del sistema muscolo-scheletrico. Gli studi possono contemplare anche la caratterizzazione meccanica di elementi anatomici del sistema muscolo-scheletrico (tessuti, organi, unità multi-tessuto).
Ove possibile, le prove sono eseguite secondo le norme internazionali pertinenti (norme ISO o ASTM). Le procedure possono essere modificate per rispondere a esigenze specifiche o disegnate e implementate appositamente per simulare specifici scenari di carico fisiologici. Nei casi in cui gli studi siano finalizzati all'ottimizzazione di tecniche chirurgiche, i disegni sperimentali sono definiti in collaborazione con i chirurghi ortopedici.
La collaborazione con il gruppo Medicina In Silico permette di sfruttare la sinergia tra le prove sperimentali e le analisi numeriche al fine di stabilire l'accuratezza delle predizioni, ovvero il livello di coerenza tra predizioni e dati sperimentali, per poi usare le predizioni dei modelli validati al fine di ridurre il numero di prove sperimentali, incrementando così l'efficienza e riducendo i costi degli studi sperimentali.
Il Registro Implantologia Protesica Ortopedica (R.I.P.O.) iniziato negli Istituti Ortopedici Rizzoli nel 1990, coinvolge tutte le Unità di Chirurgia Ortopedica presenti sul territorio regionale dell'Emilia-Romagna (4 milioni di abitanti ca.) che lo aggiornano costantemente dal Gennaio del 2000.
Al 31 Dicembre del 2023 il Registro ha raccolto dati per circa:
- 165.000 protesi totali d’anca, 54.000 protesi parziali, 22.100 revisioni
- circa 148.000 artroprotesi di ginocchio, 10.500 revisioni
- circa 13.000 protesi di spalla.
La copertura del Registro supera il 95% degli interventi effettuati in Regione, garantendo in tal modo l'affidabilità delle analisi condotte sul database.
Le variabili registrate sono il lato di intervento, la causa di impianto o di revisione, la via di accesso chirurgica, le complicazioni in corso di ricovero, il produttore, il codice prodotto, il lotto di produzione di ogni singola componente della protesi impiantata. L'end-point è rappresentato dalla revisione anche di una singola componente.
In tal modo vengono monitorate più di 100 diverse tipologie di protesi d'anca e 90 di ginocchio in commercio per valutare la riuscita dell'intervento.
Il Registro collabora con i clinici ortopedici e con gli Enti di governo regionale nella impostazione di studi osservazionali, nella valutazione di protesi articolari o tecniche innovative. È inoltre in grado di identificare in tempo reale i pazienti cui fosse stata impiantata una protesi articolare che, in base a richiami effettuati dal Ministero della Salute o dalle ditte produttrici, dovesse essere considerata a rischio di fallimento precoce. In tale evenienza i chirurghi ortopedici possono essere messi in condizione di attivare prontamente tutte le misure necessarie per la tutela della salute del paziente.
Il Registro è finanziato dall'Assessorato Sanità e Politiche Sociali della Regione Emilia-Romagna.
Il REPO raccoglie, classifica e analizza i dispositivi medici espiantati presso l'Istituto Rizzoli. Nel corso di 18 anni di attività sono stati raccolti oltre 4.000 dispositivi, in larga maggioranza protesi d'anca e di ginocchio. I dispositivi coinvolti in segnalazioni di incidenti al Ministero della Salute vengono conservati e resi disponibili alle autorità, al fabbricante e al paziente secondo procedure aziendali.
Il gruppo di ricerca si occupa in generale di Medicina In Silico, cioè dell'uso di modelli computerizzati personalizzati per il supporto alla decisione medica e/o per valutare la sicurezza ed efficacia di nuovi prodotti medicali.
Le attività si concentrano principalmente su applicazioni relative alla diagnosi e al trattamento delle malattie neuro-muscolo-scheletriche, tra cui:
- Malattie osteoarticolari: Modelli computazionali ad elementi finiti vengono usati per valutare la resistenza meccanica e il rischio di fratture delle ossa (per es., femore e vertebra) sotto condizioni di carico fisiologiche e/o in presenza di malattie (per es., osteoporosi). Si studiano inoltre tecniche computazionali per predire e limitare fenomeni di fallimento protesico (per es., usura nelle protesi d'anca e ginocchio). Progetti in corso:
- BoneStrength (autofinanziato), che mira a completare lo sviluppo della tecnologia CT2S, estendere la sua validazione dal femore alla colonna vertebrale (comprese le vertebre metastatiche) e qualificarla con l'EMA
- IST4THR (autofinanziato), che mira a sviluppare una soluzione completa per test in silico di protesi totale dell'anca
- COMPBIOMED (H2020), che mira alla scalabilità di applicazioni di medicina in silico
- Malattie neuromuscolari: Modelli computazionali basati sulla dinamica dei corpi rigidi vengono usati per studiare l'effetto di malattie a carico dell'apparato muscoloscheletrico (per es., Parkinson e Sarcopenia) sul controllo motorio. Progetti in corso:
- MOBILISE-D (H2020), che mira a qualificare la velocità media del cammino/passo, misurata in condizioni reali, come principale biomarker/indicatore di mobilità in trial farmacologici/studi clinici
- ForceLoss (RF2020), mira a sviluppare, validare e qualificare modelli di dinamica muscolo-scheletrica paziente-specifico come strumenti clinici diagnostici e di monitoraggio.
Il gruppo conduce anche attività di ricerca traslazionale sugli aspetti di:
- Verifica, validazione e aspetti regolatori relativi all'utilizzo di tecnologie in silico in ambito clinico. Progetti in corso:
- STRITUVAD (H2020), che mira a sviluppare test clinici in silico per terapie per la tubercolosi
- MOBILISE-D (H2020)
- Scalabilità e Orchestrazione Multiscala dei modelli computazionali. Progetti in corso:
- PRIMAGE (H2020), che punta a sviluppare una tecnologia per l'orchestrazione di modelli di medicina in silico a scopo oncologico
- COMPBIOMED2 (H2020).
Diverse iniziative vengono inoltre portate avanti per promuovere l'utilizzo dei metodi computazionali in medicina. Le principali iniziative includono:
- InSilicoWorld, la prima community internazionale online per esperti, ricercatori e professionisti nell'ambito della medicina in silico. La community ospita un forum di discussione che ha collaborativamente generato un documento condiviso sulle Good Simulation Practices, oltre a diversi canali dedicati a specifici argomenti e progetti, ad esempio:
- Canale di supporto gratuito ai problemi relativi alla scalabilità di applicazioni di medicina computazionale
- Canale di discussione e scambio di buone pratiche relative all'uso di tecnologie digitali e in silico nella pratica clinica e nella valutazione regolatoria di nuovi farmaci e dispositivi medici
- Scuola Internazionale sugli In Silico Trials, l'iniziativa formativa per ricercatori e professionisti interessati all'uso di tecnologie in silico in ambito medicale, industriale, regolatorio e di ricerca.
Allegati
Documenti e video sul reparto / servizio
Documenti e video
Staff
Contatti e ubicazione
Segreteria del Laboratorio
tel. 051-6366864
fax 051-6366863
e-mail rosannaguida.franchi@ior.it
Istituto Ortopedico Rizzoli
Centro di Ricerca Codivilla-Putti
via di Barbiano, 1/10
40136 Bologna
(scala B, piano terra)
Ricerca Industriale
Offriamo la nostra tecnologia e le nostre competenze tecno-scientifiche per progetti di ricerca commissionati.
Sei una azienda interessata a collaborare con noi?
Il Laboratorio di Tecnologia Medica può fornire servizi di ricerca e sviluppo alle industrie biomedicali nei settori della biomeccanica computazione, della biomeccanica sperimentale e della sorveglianza post-marketing, con particolare attenzione ai biomateriali e ai dispositivi ortopedici.
L’unità di Biomeccanica Computazionale può effettuare simulazioni per l’ottimizzazione degli impianti protesici, anticipando e indirizzando la realizzazione dei prototipi. Simulazioni numeriche di maggiore complessità possono essere effettuate per studiare l’interfaccia osso-protesi, ove richiesto per le specifiche caratteristiche del prototipo protesico.
Le unità di ricerca sperimentale (Biomeccanica sperimentale, Fisica medica e Tribologia) possono effettuare test pre-clinici per la valutazione delle prestazioni meccaniche e di usura dei biomateriali e/o dei dispositivi protesici, seguendo standard internazionali (ISO, ASTM) quando disponibili, oppure applicando protocolli interni. I test sperimentali sono effettuati per:
- investigare le caratteristiche fisiche dei materiali;
- determinare le prestazioni meccaniche dei materiali;
- verificare la rispondenza ai requisiti meccanici dei dispositivi impiantabili;
- studiare il comportamento tribologico delle articolazioni;
- valutare le specifiche performance delle diverse soluzioni prototipali, anche in collaborazione con l’unità di Biomeccanica Computazionale.
La seguente lista presenta un elenco non esaustivo dei test eseguiti presso il laboratorio:
- Proprietà fisiche e meccaniche dei cementi ossei chirurgici (Standard: ISO 5833, ISO 527, ASTM E647, ASTM D5047);
- Determinazione delle proprietà meccaniche delle componenti femorali delle protesi d’anca (Standard: ISO 7206, protocolli interni);
- Usura delle protesi totale d’anca (Standard: ISO 14242);
- Usura delle protesi totale di ginocchio (Standard: ISO 14243);
- Test meccanico dei mezzi di osteosintesi (chiodi endomidollari, placche, viti, etc.) (Standard: internazionali se disponibili (per es. ASTM F384) o protocolli interni);
- Microtomografia a raggi x (microCT) per la caratterizzazione del tessuto osseo e dei biomateriali (protocolli interni).
L’unità di ricerca che coordina il Registro dell’Implantologia Protesica Ortopedica (RIPO) può fornire servizi di sorveglianza post-marketing sulle prestazioni cliniche di dispositivi impiantati nella regione Emilia-Romagna. Nel caso di fallimenti protesici che comportino il reimpianto presso l’Istituto Ortopedico Rizzoli, l’unità di ricerca Biologica può raccogliere campioni biologici per studiare l’interfaccia tessuto-protesi ed il danneggiamento avvenuto nel corso dell’impianto. Queste indagini possono infatti fornire importanti informazioni sui processi in-vivo che concorrono al fallimento protesico.
Ulteriori dettagli su test e servizi forniti dal laboratorio possono essere ottenuti dalle diverse unità di ricerca del laboratorio:
Tribologia (Coordinatore Ing. Massimiliano Baleani);
Fisica medica (Coordinatore: Dr. Fabio Baruffaldi);
Biomeccanica sperimentale (Coordinatore Ing. Massimiliano Baleani);
Epidemiologia (Coordinatrice: Dr.ssa Barbara Bordini).
Studia e lavora con noi
Il Laboratorio di Tecnologia Medica ospita tradizionalmente studenti da varie Università, sia italiane che straniere che svolgono un periodo di ricerca per:
- Tirocinio curriculare
- Tesi di Laurea Specialistica
- Dottorato
- Scuole di specializzazione.
Il Laboratorio di Tecnologia Medica considera gli studenti frequentatori una risorsa strategica. Una frazione non trascurabile dell'attività di ricerca viene svolta con il contributo dei laureandi. Circa il 65% dei laureandi che hanno svolto la tesi presso il nostro laboratorio è stato co-autore di articoli pubblicati o in corso di pubblicazione su riviste internazionali che documentavano il lavoro svolto. Inoltre, gli studenti costituiscono la fonte principale di ricercatori che vengono reclutati per il laboratorio. Circa il 35% dei laureandi/dottorandi si ferma dopo la laurea per un periodo di ulteriore approfondimento, supportati da borse di studio che vengono periodicamente rese disponibili dal nostro istituto. La maggior parte dello staff permanente di ricerca ha svolto la tesi presso il Laboratorio di Tecnologia Medica.
Tirocinio
Il Laboratorio fornisce varie opportunità di tirocinio applicativo (o stage) nei vari ambiti di ricerca. A seguito di stipula di un accordo tra l'Università di origine e il Rizzoli, è possibile svolgere il tirocinio curricolare nel nostro laboratorio, anche in combinazione con una successiva tesi di Laurea.
Tesi di Laurea LT e LS
Il Laboratorio offre un'ampia gamma di argomenti di ricerca per tesi di laurea nelle varie discipline, anche in combinazione con il Tirocinio Curricolare. Tutte le tesi svolte presso il laboratorio sono di carattere sperimentale e solitamente di maggiore impegno. I candidati sono coinvolti in progetti di ricerca in corso e sono chiamati a sviluppare un aspetto specifico del piano di ricerca, sotto la supervisione di uno o più ricercatori esperti. Durante lo svolgimento della tesi, il candidato viene addestrato all'utilizzo di sofisticati sistemi di misura e di calcolo, nonché all'impiego di software commerciale per l'ingegneria di altissima qualità e di ampia diffusione non solo nel mondo scientifico ma anche nel contesto industriale.
Tesi di Dottorato
Per la natura delle attività di ricerca svolte, e grazie agli ottimi rapporti con vari ambienti accademici, il Laboratorio di Tecnologia Medica è un ambiente ideale per lo svolgimento di tesi di Dottorato. L'Istituto Rizzoli, come ente di Ricerca, non è direttamente responsabile di un singolo Corso di Dottorato. Il Direttore del laboratorio, in quanto professore universitario presso l’Alma Mater Studiorum – Università di Bologna, è membro del collegio del Dottorato in Scienze e Tecnologie della Salute. Inoltre, le collaborazioni di ricerca con vari Dipartimenti di altre università rendono possibile lo svolgimento di parte o dell'intero dottorato presso i nostri Laboratori. Contattateci per ulteriori informazioni al seguente indirizzo e-mail: fabio.baruffaldi@ior.it.
Frequentatori stranieri
Crediamo che la presenza in laboratorio di studenti e ricercatori provenienti da ogni parte del mondo sia una grossa risorsa. Ci piace pensare che gli studenti estrapolati da diversi contesti portino una ventata di aria fresca nel nostro laboratorio e apprezziamo il background internazionale del nostro centro di ricerca. Gli studenti delle istituzioni straniere che sono interessati alle nostre attività di ricerca sono benvenuti nel caso decidano di spendere un periodo presso il nostro laboratorio avvalendosi così del supporto esterno. Abbiamo un certo numero di collaborazioni internazionali, alcune finanziate dalla UE, altre finanziate da accordi bilaterali, altre ancora istituite come programmi di scambio individuale. Abbiamo già ospitato studenti o ricercatori ortopedici provenienti da Gran Bretagna, Lettonia, Germania, Svezia, Francia, Svizzera, Spagna, Polonia, Stati Uniti, Algeria, Giappone, ecc. Grazie all'internazionalità del nostro laboratorio tutti gli stranieri dovrebbero essere in grado di lavorare integrandosi nel nostro team multilinguistico (l'inglese è parlato fluentemente da tutto lo staff, mentre il francese, lo spagnolo, il tedesco e il polacco non sono parlati da tutti ma da un numero discreto di persone del nostro gruppo). Se sei interessato a trascorrere un periodo presso il nostro laboratorio puoi consultare ulteriori informazioni:
1) Fatti e cifre
Il Laboratorio di Tecnologia Medica ha ospitato, fin dalla sua fondazione, tesi di Laurea e di Dottorato. La prima tesi di Laurea interamente svolta presso il laboratorio fu difesa nell'anno accademico 1990/1991. Da allora il Laboratorio ha ospitato oltre 120 tesi di laurea, diverse tesi di dottorato e un gran numero di tesi di specialità in medicina e fisica sanitaria. Negli ultimi anni il laboratorio ha anche ospitato stage per diplomi universitari nazionali ed esteri.
Gli studenti che fino ad oggi hanno svolto il proprio lavoro di tesi presso il nostro laboratorio provenivano da varie università italiane - Bologna (Sede centrale e sede della Romagna), Modena e Reggio Emilia, Genova, Torino, Roma (Campus Biomedici), Padova, Trieste, Pisa - e straniere: Germania, Svezia, Spagna, Venezuela, Algeria, etc.
2) Ambiente di lavoro e ambiente umano
Il Laboratorio di Tecnologia Medica è ospitato all'interno dell'Istituto di Ricerca Codivilla-Putti, collocato in uno dei punti più belli di Bologna: la collina di S. Michele in Bosco. Il centro è circondato da ampie zone verdi e da splendidi paesaggi. Il centro è raggiungibile anche in bicicletta (se avete buone gambe). Per gli altri mezzi di trasporto consultate la pagina Come raggiungerci. L'edificio è di costruzione recente e presenta ottime caratteristiche di vivibilità. L'istituto è dotato di un bar/tavola calda e di una mensa con prezzi scontati per chi frequenta l'Istituto.
Ambiente di lavoro …
Il gruppo di lavoro del Laboratorio di Tecnologia Medica conta una quarantina di ricercatori: 8 senior, una ventina di contrattisti italiani e stranieri (molti sono nostri ex-studenti), e 10-15 studenti di varia provenienza. Ciò rende l'ambiente particolarmente giovane e informale. Il personale copre un'ampia gamma di discipline (ingegneria biomeccanica, ingegneria dei materiali, informatica medica, fisica medica, biologia, statistica, oltre alla clinica). Sono fortissime le collaborazioni tra i vari gruppi, per cui ciascun ricercatore si trova a fare parte di un team veramente interdisciplinare.
... e ambiente umano!
L'ambiente sociale del laboratorio è caratterizzato da ottime relazioni interpersonali e da un'atmosfera di forte unità e collaborazione tra tutti membri dello staff. Frequentare il Laboratorio di Tecnologia Medica è stato per molti l'inizio di amicizie che sono perdurate anche dopo la fine del periodo di tesi.
3) Percorso di accesso
I laureandi interessati devono anzitutto individuare un docente all'interno del proprio corso di studi che sia disponibile a fungere da referente per tutto il percorso; a quel punto possono contattarci. L'Università d'appartenenza deve fornire un'estensione della copertura assicurativa per il periodo di svolgimento della tesi presso il Laboratorio di Tecnologia Medica. Normalmente questo è un atto di routine. Ad esempio, all'Università di Bologna, il docente di riferimento nell'Università invia una richiesta all'Ufficio Tirocini, che rilascia immediatamente l'estensione della copertura. Perché il Rizzoli possa autorizzare la frequenza, è necessario che il laureando faccia pervenire alla segreteria di questo Laboratorio una lettera di richiesta da parte del Relatore, indirizzata a:
Dr. Fabio Baruffaldi - Dirigente fisico, Laboratorio di Tecnologia Medica
via di Barbiano, 1/10, 40136 Bologna
fax 051-6366863 email: fabio.baruffaldi@ior.it
unitamente alla dichiarazione relativa alla copertura assicurativa. Trattandosi di una struttura ospedaliera, tutti i frequentatori (e quindi anche gli studenti) devono sottoporsi a una visita medica per confermarne l'idoneità, a cura del Servizio di medicina e Prevenzione dell'Istituto. Nel caso di studenti provenienti da Università convenzionate, la frequenza è gratuita. Nel caso di Università non convenzionate, lo studente dovrà versare una piccola quota d'iscrizione (che copre il costo della visita medica) nel caso di frequenze di durata superiore ai 3 mesi. Al termine della tesi, il Candidato è tenuto a depositare una copia della tesi stessa presso la biblioteca del Laboratorio di Tecnologia Medica.
NOTA: sarà cura del candidato informarsi delle normative di Segreteria per l'ammissione all'Esame finale per il proprio Ateneo.
Studi Clinici
Professionisti della struttura sono Principal Investigator dei seguenti studi clinici.